La Dr.ssa Graziella Persico continua a vivere nelle sue opere

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dr. Persico.JPGFin dalla nostra prima conversazione telefonica mi sono resa conto che la sua forza di volontà era fuori del comune. Una persona pacata ma decisa, umile ma anche autoritaria, coinvolgente nei suoi discorsi ed attenta ascoltatrice. Non potei che provare per Lei, fin dal quel primo approccio, un profondo rispetto.
Avevo promesso di procurarle un programma per poter realizzare gli alberi genealogici, che Lei voleva regalare agli abitanti di

Campora, come riconoscimento per il loro contributo al progetto di ricerca genetica.

 

Ignara del diritto sulla privacy, ebbi la brillante idea, non solo di trovare il programma, ma anche di pubblicarlo su un apposito sito completo dei dati riguardanti la mia famiglia. Conobbi tutto il suo disappunto verso di me e ciò che avevo fatto, ma non potendo negare le sue ragioni, ribadii che la mia volontà era di aiutarla e non di contrastarla, così le chiesi come potevo rendermi utile. La sua risposta fu imperativa: "Vieni a Campora e contribuisci al nostro progetto! Gli abitanti nutrono ancora una certa diffidenza verso di noi ed ho bisogno di qualcuno che migliori e curi queste relazioni. Poi ho bisogno di te e delle tue sorelle per le analisi".

Per quanto, in quell'autunno del 2005, l'idea di tornare a Campora mi sembrava assurda e fuori da tutti i miei progetti, nel giugno del 2006, mi presi una vacanza ed insieme a mia sorella e le nostre famiglie venimmo a Campora a fare le analisi richieste. In quel mese ebbi l'opportunità di conoscere personalmente la Dottoressa, che ci ricevette nel suo laboratorio e ci presentò la sua equipe di biologhe. Fu un unico incontro non ebbi altre opportunità di rivederla, ma le sue assistenti mi coinvolsero comunque nei suoi progetti. Ed eccomi qui a Campora, dopo 28 anni di assenza, a trovar me stessa dinamicamente interessata allo svolgimento di attività storico-culturali che si svolgono nella regione.

Ma la mia è stata solo un'esperienza al margine, molto più viva, la sua presenza si nota nelle sue collaboratrici, che al solo citarla le si riempiono gli occhi di lacrime. "

"Sento che mi guida a prendere la decisione giusta, quando ho da risolvere un problema importante!" Afferma Maria Astore, laureata in lettere, che dopo aver lavorato come archivista nel progetto di ricerca genetica, ha fondato una nuova associazione per dare continuità alle ricerche storiche della regione.

Antonietta Calabria, responsabile del progetto a Campora, quando ricorda la Dottoressa, dice: "Io vivevo solo in funzione della mia famiglia, Lei mi ha aiutato a scoprire i miei talenti. Ho acquisito una fiducia in me stessa che non pensavo di possedere ed ora ho una visione del mondo del tutto diversa".

Grazie a Lei, tre valide collaboratrici hanno avuto la possibilità di vincere una borsa di studio triennale per poter così ampliare il campo di ricerca scientifica.

Una delle vincitrici è Teresa Nutile, laureata in informatica, responsabile della realizzazione del database contenente le informazioni genealogiche e genetiche relative alle popolazioni di Campora, Gioi e Cardile.

Rossella Sorice, laureata in biologia, dedita alla ricerca delle malattie correlate al sistema cardiovascolare e Daniela Ruggero, anch'essa biologa, sono le altre due vincitrici della borsa di studio.

Grazie alla Dottoressa, Campora è stata conosciuta non solo in Italia, ma anche all'estero. Centinaia di articoli sono stati scritti su quotidiani nazionali, come "La Repubblica", "Il Denaro", o riviste scientifiche come "Newton" o il settimanale statunitense "Newsweek". Anche molti canali di televisione nazionali e stranieri, tra cui la BBC, CBS ed altri, sono venuti sul posto per visitare e conoscere la regione, incuriositi dal progetto e dalle possibilità che si sono aperte sulla ricerca genetica.

I primi risultati, esposti dalla Dr.ssa Marina Ciullo, attuale responsabile del progetto genetico del Cilento e Vallo di Diano, sulla scoperta del locus associato all'ipertensione, hanno confermato l'importanza di queste ricerche.

La ricerca genetica ha aperto anche molte altre prospettive, come gli studi sulla nutrizione. A questo proposito hanno recentemente visitato Campora rappresentanti dell' University college di Londra, tra i quali Mario Siervo, ricercatore della Human Nutrition Research di Cambridge.

Il 27 di questo mese arriveranno a Gioi e Campora rappresentanti del progetto Vasoplus, nel quale lavorano biologi e scienziati di varie ditte farmaceutiche e biotecnologiche come Geymonat, Eurogentec, Thrombogenics, Roche oltre al Prof. Henry Pieters, dell'università del Libero Stato di Bloemfontein del Sud Africa. Saranno accompagnati dalla Dr.ssa Marina Ciullo. Il progetto è finanziato dalla comunità europea per sviluppare farmaci in grado di promuovere la crescita dei vasi sanguigni in tessuti cardiaci  muscolari danneggiati.

Graziella Persico è stata la pietra angolare della rivalutazione del Cilento e delle molteplici possibilità che questo territorio offre sul piano scientifico e culturale, ora spetta a tutti noi darle continuità.