Presentazione del libro - Ferrara - di P. Persico

Stampa  Scritto da Administrator    Venerdì 20 Giugno 2008 00:00

presentazione libro.JPGNell'Auditorium del Seminario Diocesano di Vallo della Lucania é stato presentato il libro "Ferrara", scritto dal Prof. Pasquale Persico, dedicato a sua sorella, l'indimenticabile Graziella Persico, scomparsa l`anno scorso.

Alle ore 19, la serata ha avuto inizio con dei suggestivi canti medioevali diretti dal maestro Mangroveio. La sala era piena

fino all´ultimo posto. Il pubblico, venuto anche da Campora, Gioi e Cardile, devoto alla Dotteressa Persico, come a suo fratello Pasquale, grande sostenitore del Progetto di ricerca genetica, non ha voluto perder quest´occasione per renderle omaggio. Commoventi sono stati gli interventi di Luigi Giuliani, Presidente dell´Associazione della Badia di Pattano, del Mons. Guglielmo Manna, di Luigi Rossi, professore dell'Universitá di Salerno, di Marina Ciullo, responsabile scientifico del Progetto del Parco Genetico, Iole Giarletta, Architetto.

 

Il libro "Ferrara" - Le cittá, come gli scienziati, gli artisti ed i poeti non posso morire - é un interessante saggio che narra i malesseri delle grandi città: alcune ricche e lussuose che sono morte a causa del consumismo ed altre invece in rovina, che sono vive per la genialitá di chi le abita. Sono infatti gli artisti di tutti i tipi che, con l'espressione dei loro talenti, danno vita alle cittá. L'artista poi muore e ció che resta é l´arte. Una cittá quindi senza artisti, scienziati e poeti é una cittá morta.

In questo contesto la Dottoressa Graziella, che ha creduto fermamente nelle sue ricerche, non solo é riuscita a coinvolgere tanti altri ricercatori nel suo progetto, ma ha riportato a nuova vita paesini come Campora, Gioi e Cardile, a cui lei era particolarmente affezionata, dandogli una nuova dimensione scientifica a livello internazionale. Persone che hanno vissuto in secoli passati sono tornati a vivere nella ricerca. Ed ecco che il passato diventa futuro dandogli continuitá. E lei, nella sua breve vita, con la scoperta del gene dell'ipertensione, ha posto un'altra pietra miliare nella ricerca genetica ed il suo nome nell´eternitá.